Degustazioni, Divulgazione scientifica

Conoscere il livello qualitativo di un alimento per poter scegliere o produrre il livello desiderato

Il prezzo delle materie prime viene deciso dalla borsa merci ed è uguale all’interno di ciascuna di esse. D’altronde nei negozi della città il prezzo della carne, del caffè, del pane dell’ortofrutta è sempre uguale tutto l’anno. Fosse vero, è giusto che il prezzo delle patate sia unico e così quello degli altri alimenti. Eppure, noi decantiamo la specificità, la unicità, il legame con il territorio dei nostri prodotti. Che senso ha dire e vantarsi della qualità delle nostre patate se il prezzo è uguale a quelle prodotte in pianura in sistema intensivo? L’effetto più deleterio di questa cultura è che noi, consumatori o produttori o venditori, non abbiamo gli strumenti conoscitivi, la chiave di lettura per cogliere e misurare il livello qualitativo di quello che compriamo o mangiamo. Se il grano non è tutto uguale quanto è grande la distanza fra il livello più basso e quello più alto? E soprattutto, da cosa dipende questa differenza e quali sono le molecole, i metaboliti responsabili. Se non sappiamo questo, tutto è casuale e chi fa qualità, o chi non la fa, la fa a sua insaputa.

L’Anfosc, in collaborazioni con diversi Istituti di ricerca, sta provando ad approfondire le tematiche legate al gusto delle materie prime e i fattori che ne sono responsabili. I risultati sono tali da poter fare le prime ipotesi sul ruolo dell’alimentazione degli animali, delle rese per ettaro dei vegetali per risalire al relazione livello qualitativo-metaboliti e sistema di produzione. E per dimostrarlo faremo parlare i prodotti, che sono scelti sulla base di quei fattori che ne determinano il livello qualitativo. Degustandoli alla cieca e nella maniera più appropriata, potremo cogliere le differenza, la distanza fra gli estremi e, infine, conoscere i metaboliti responsabili.
Ne parleremo, insieme ai prodotti, il 23 gennaio nei locali del Cacciafumo

Introduce e conduce Roberto Rubino

Prodotti in degustazione: patate, carne, formaggi e pane e pasta. E poi la riscoperta del Lambiccato di Lapio e i distillati della mela di Grottolella e del fico di San Mango sul Calore.

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